Dal 18 ottobre al 30 dicembre la galleria Etra – Studio Tommasi ospita la mostra di Girolamo Ciulla “Le ali di San Giorgio”, a cura di Vittorio Sgarbi.
Saranno visibili 6 stiacciati e 3 dipinti su carta di grandi dimensioni realizzati per l’occasione ed ispirati alla figura del martire cristiano, che secondo la leggenda riuscì a sottomettere e uccidere il drago che terrorizzava gli abitanti di un villaggio in Libia, convincendo il re e l’intera popolazione a convertirsi al Cristianesimo. Nell’iconografia tradizionale San Giorgio è solitamente raffigurato con indosso l’armatura da cavaliere per simboleggiare la fede intrepida che sconfigge il maligno, mentre Ciulla sceglie di raffigurarlo con grandi ali e il volto impenetrabile, in una posa solenne, per far emergere la spiritualità che ha permesso al santo di sconfiggere il drago, qui rappresentato dal coccodrillo, trasformato in un animale docile, quasi domestico. L’animale è entrato a far parte dell’iconografia dell’artista da alcuni anni, dopo un viaggio in Egitto, e, in questo caso, assume un particolare valore simbolico grazie alla scoperta che in molte chiese Medievali coccodrilli impagliati venivano appesi come ex voto, in quanto gli animali erano assimilati ai draghi e considerati personificazione del demonio.
Anche in questa esposizione fiorentina ricorrono alcuni temi cari allo scultore, come il mito classico ricco di simboli e allegorie, riportato nella contemporaneità per un ritorno alle origini. Afferma Vittorio Sgarbi che “Il mito e le leggende del greco Ciulla non sono le storie che noi conosciamo, ma il sogno di quelle storie che la sua fantasia trasforma in immagini e racconti nuovi. Ciulla non illustra, ma crea i miti a sua immagine e somiglianza”. In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con testi del curatore Vittorio Sgarbi e del critico d’arte Marco Moretti.
Girolamo Ciulla nasce a Caltanissetta nel 1952. Scultore autodidatta, dal 1987 comincia la collaborazione con la Galleria Forni di Bologna, con cui prende parte alle principali fiere d’arte italiane ed internazionali. Nel 1988 espone alla Versiliana di Marina di Pietrasanta e decide di trasferirsi a Pietrasanta.
Tra le rassegne o mostre collettive a cui ha partecipato: 54ª Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia, Biennale Scultura Internazionale Racconigi (2010), L’alibi dell’oggetto. Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia alla Fondazione Ragghianti di Lucca (2007), Biennale d’Arte Contemporanea di Busan, Corea del Sud, Lo spirito della pietra all’Accademia di San Luca di Roma (2005), Mito contemporaneo, Vicenza, Basilica Palladiana (2003).
Ha tenuto mostre personali di particolare rilievo, tra cui Metamorfosi e Magia a Villa Bertelli, Forte dei Marmi (2016), Girolamo Ciulla – Il mito come disegno della materia a Palazzo Panichi, Pietrasanta (2013), Le mythe contemporain alla Galleria Agnès Monplaisir di Parigi (2012), le mostre alla Albemarle Gallery di Londra (2007), o in Piazza Duomo e nella Chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta (2006).
Ha realizzato importanti interventi in diversi contesti monumentali, come le sculture per la chiesa di San Pietro a Caltanissetta (2002), i Coccodrilli per la piazza di Castagnola (2003), l’installazione con i Mensoloni per la piazza di Caltanissetta (2003), la grande Cerere scolpita per la ProSementi di Bologna (2005), le opere presenti nelle città di Seoul (Korea), Assuan (Egitto) e Malindi (Kenya).