Giovedì 11 dicembre alle ore 18.00 in occasione della mostra “Contaminatio”, in corso presso Etra – Studio Tommasi, l’artista Ugo Riva e il critico d’arte Flavio Arensi presenteranno il libro “Sporcarsi le mani” edito da UTET e FMR.
Il libro è una lunga intervista di Arensi a Riva, accompagnata da numerose immagini, che ripercorre il lavoro artistico e interiore dell’artista: dal rapporto con la fede alla passione per i disegni che colleziona gelosamente; dal sogno di diventare musicista, all’esperienza fallimentare come pittore, fino alla carriera di scultore arrivata quasi per caso; dall’influenza della Pietà Rondanini di Michelangelo e della Pala di Brera di Piero della Francesca al rapporto con il suo mentore Mario de Micheli, grande storico dell’arte e studioso della scultura; dal ricordo del gallerista Pino Gastaldelli ad alcune prese di posizione estetica sull’essere scultore e sulle logiche di mercato che influenzano il mondo dell’arte contamporanea.
Un ritratto intimo dell’uomo e dell’artista Ugo Riva affidato all’amico Flavio Arensi, grande appassionato e conoscitore di scultura, che ha incontrato Riva quando era ancora un giovane critico alle prime armi, seguendone attentamente negli ultimi anni il suo percorso artistico, e che lo descrive come “uno scultore che modella, che si sporca le mani”. Secondo Riva “Flavio Arensi, per frequentazioni, studi e mostre curate, è uno dei pochissimi in Italia a saper leggere e capire profondamente la scultura… arte piuttosto complessa!”.
Ugo Riva nasce a Bergamo nel 1951. Fin dalla gioventù si dedica al disegno e alla pittura. Dal 1977 la scultura diventa la sua principale forma espressiva, basata sulla riscoperta della policromia, prima con opere in cotto e poi in bronzo. Le sue opere trattano i temi fondamentali dell’essere “uomo”, con maggiore attenzione negli ultimi anni verso il concetto della “fragilità” del presente. Partecipa alla prima mostra collettiva nel 1978, mentre la prima personale è del 1987. Da allora si contano numerose esposizioni in gallerie private e spazi pubblici in Italia, Corea del Sud, Stati Uniti, Francia, Olanda.
Flavio Arensi nasce a Milano nel 1975. Giornalista e critico d’arte, ha curato per dieci anni l’attività degli spazi espositivi della città di Legnano. Da sempre si è interessato di scultura, curando fra le altre le mostre di Tony Cragg, Ipousteguy, Mimmo Paladino, Augusto Perez, Auguste Rodin. Collabora con enti e musei e si occupa della programmazione espositiva del Ravello Festival.
Un pensiero su ““Sporcarsi le mani” – Flavio Arensi intervista Ugo Riva”
Un artista che sa intrecciare i fili della contemporaneità con la trama della tradizione quella che si sostanzia del Rinascimento e di Arnolfo e Giotto. Mi piace moltissimo la sua arte per questa sua capacità di nascere dal passato senza restarne prigioniera.